29 Novembre 2022
Legge di Bilancio, interessanti novità per il comparto agricolo

Dall’esenzione Irpef all’azzeramento dei contributi per i giovani imprenditori agricoli. Dal credito d’imposta esteso al primo trimestre 2023 contro il caro energia alle risorse per la sovranità alimentare. Dai buoni lavoro per semplificare le assunzioni al fondo per l’innovazione e la digitalizzazione, fino ad arrivare ai contributi per il fermo pesca.

Questi alcuni dei provvedimenti inseriti nella legge di Bilancio che toccano il settore agricolo.

Legge di Bilancio, cosa cambia per l'agricoltura

“Punto forte della manovra agricola – spiegano Luca Dalpian e Paolo Campocci, Presidente e Direttore di Coldiretti Genova – è il fondo per la sovranità alimentare finalizzato a rafforzare il sistema agricolo e agroalimentare. Un provvedimento che passa anche attraverso interventi volti a valorizzare il cibo italiano di qualità, ridurre i costi di produzione per le imprese agricole, sostenere le filiere e garantire la sicurezza delle scorte e degli approvvigionamenti alimentari in caso di crisi di mercato. Finalità, queste, per le quali sono stati stanziati 100 milioni di euro per il triennio 2023-2025”.

Oltre a ciò, vi è un budget di 225 milioni messo a disposizione di progetti di innovazione, mentre per il 2023 il Governo ha istituito un fondo di 500 milioni per sostenere gli acquisti di prodotti alimentari di prima necessità, destinato ai soggetti con Isee non superiore a 15mila euro.

I provvedimenti

“Contro il caro energia – continuano Dalpian e Campocci – viene riconosciuto per il primo trimestre 2023 un credito d’imposta in favore delle imprese agricole, della pesca e per i contoterzisti pari al 20% della spesa sostenuta per l'acquisto del carburante per la trazione dei mezzi utilizzati. Credito d’imposta riconosciuto anche per la spesa sostenuta per l’acquisto del gasolio e della benzina utilizzati per il riscaldamento delle serre e dei fabbricati produttivi adibiti all'allevamento degli animali”.

Per aiutare i giovani e il ricambio generazionale in agricoltura, inoltre, per il 2023 la manovra prevede “l’esonero contributivo, per un periodo massimo di ventiquattro mesi, in favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali con età inferiore a 40 anni che si insediano per la prima volta in agricoltura tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023”.

Il ritorno dei voucher nei campi

Con la manovra presentata nei giorni scorsi dal Governo Meloni, inoltre, dal 1° gennaio 2023 tornano i buoni lavoro nei campi. Si tratta di un ticket dal valore nominale di 10 euro lordi all’ora (7,50 euro netti) e un tetto di reddito per i lavoratori che arriva fino a 10mila euro l’anno.

“Un buon risultato per il lavoro in campagna – commentano ancora il Presidente e il Direttore di Coldiretti Genova – dove occorre puntare sulla sburocratizzazione attraverso il confronto con le Istituzioni e i sindacati”.

Le misure in favore della pesca

Alle imprese della pesca, infine, la nuova legge di Bilancio riconosce “un’indennità onnicomprensiva, pari a 30 euro per l’anno 2023, per ciascun dipendente, compresi i soci lavoratori delle cooperative della piccola pesca – concludono Dalpian e Campocci – in caso di sospensione dal lavoro derivante sia da misure di arresto temporaneo obbligatorio che di arresto temporaneo non obbligatorio. Il tutto nel limite di 30 milioni di euro per l’anno 2023”.