Coldiretti: “Un’invasione pericolosa, necessari provvedimenti”
I cinghiali in Liguria non si fermano più alle strade: ora arrivano addirittura ai tavoli dei ristoranti. Un’invasione ormai conclamata e decisamente pericolosa, come testimonia il video ormai virale su internet e social che ritrae due esemplari di grandi dimensioni che, nella serata di giovedì 23 marzo, hanno fatto capolino durante la cena di due turisti stranieri, intenti a mangiare in un ristorante in riva al mare di Santa Margherita Ligure, tentando di rubare il cibo presente sulla loro tavola.
“La situazione sta peggiorando rapidamente – commentano Luca Dalpian e Paolo Campocci, Presidente e Direttore di Coldiretti Genova – e si fa ogni giorno più pericolosa per cittadini e turisti. Urgono provvedimenti rapidi e puntuali prima che qualcuno si faccia male davvero”.
L'invasione dei cinghiali
Secondo le stime, ad oggi in Italia i cinghiali sono oltre 2,3 milioni. E la Liguria, soprattutto nelle zone di Genova e del levante – ormai da tempo colpite da un forte sovrappopolamento di tali esemplari – si ritrova a vivere una situazione surreale. Ne è chiaro esempio il video in questione, diffuso sui social da un operatore portuale della zona e ripreso dai giornali della zona, dove si vedono chiaramente i due ungulati intenti a cercare il cibo direttamente dai piatti della coppia di stranieri, testimoni oculare dei fatti.
“I cinghiali causano continuamente incidenti, spesso anche con morti e feriti – continuano Dalpian e Campocci – oltre a rappresentare un vero e proprio un flagello per i campi e per le tavole. In Liguria, poi, al sovrappopolamento di ungulati si aggiunge anche il dilagare della peste suina africana, problema contro cui la nostra Regione lotta da gennaio 2022. Un anno di commissario non è servito a nulla, se non a fare una recinzione che, alla fine, si è anche rilevata inutile. Anche per questo, dal nuovo commissario ci attendiamo un cambio di rotta, ora più che mai necessario”.
Una situazione sempre più preoccupante
A ciò si aggiungono, poi, il perpetrare della crisi energetica scaturita dalla guerra in Ucraina e le conseguenti spese degli agricoltori per energia e materie prime, oltre chiaramente alla contingente siccità, fenomeno che ha ulteriormente ad aggravato il deficit alimentare della Liguria e dell’Italia intera.
“Bisogna dare risposte alle decine di migliaia di aziende – concludono il Presidente e il Direttore di Coldiretti Genova – che vedono ogni giorno il proprio lavoro cancellato dai cinghiali, proliferati senza alcun controllo. E anche ai cittadini e ai turisti, la cui incolumità è messa a rischio ogni giorno dalla presenza indiscriminata anche in città degli ungulati. L’esempio di Santa Margherita Ligure è solo l’ultimo di una lunga serie. Bisogna agire in fretta prima che le cose peggiorino ulteriormente, prima che qualcuno si faccia male davvero”.